martedì 3 febbraio 2015

Laboratorio Scalo e L'impegno in sopralluogo a Fontana Tonica con il Vicesindaco Trina

Un sopralluogo voluto e organizzato per mandare un segnale chiaro all’opinione pubblica, cittadina e provinciale. L’attenzione delle associazioni Laboratorio Scalo e L’Impegno verso il fiume Cosa non è un passatempo, non un diversivo e nemmeno un esercizio di mera “annuncite” sui giornali, ma un interesse vero, concreto che presto dovrà dare risultati altrettanto veri e concreti. Il sopralluogo c’è stato ieri mattina, in località Acqua Tonica, su proprietà pubblica, lungo le sponde del fiume. Insieme al presidente de L’Impegno Aldo Mattia e al presidente e vicepresidente di Laboratorio Scalo, Anselmo Pizzutelli e Luca Teatini, c’era il vicesindaco di Frosinone, Francesco Trina. Una lunga passeggiata fino al Muraglione e un patto di ferro siglato con una stretta di mano: le aree di proprietà comunale contigue al fiume dovranno essere riqualificate per costituire il primo nucleo di quello che diventerà il Parco Urbano del Cosa. “Aspettiamo che il Contratto di Fiume venga ratificato e finanziato, ma intanto vogliamo cominciare a costruire qualcosa. Con una piccola spesa possiamo liberare la località Acqua Tonica dagli arbusti, dalle sterpaglie, dai rifiuti e ripristinare un sentiero percorribile a piedi o in bicicletta e metterlo subito a diposizione dei cittadini. Sono certo – ha commentato Anselmo Pizzutelli – che durante la settimana, e in particolare alla domenica, questo camminamento, messo in sicurezza con una staccionata, verrebbe letteralmente preso d’assalto dalle centinaia di cittadini di Frosinone che amano passeggiare all’aria aperta e rilassarsi in mezzo alla natura, lontano dalla smog. Cominciamo da qui, possiamo riqualificare un pezzo importante della nostra storia quasi a costo zero”. “Per noi, il recupero del fiume è diventato una priorità. Abbiamo sposato la causa, al punto che il rapporto che ci lega al Laboratorio Scalo – ha detto Aldo Mattia – si è trasformato da semplice collaborazione a vera e propria alleanza. Quando avremo ripristinato la vivibilità delle aree, almeno di quelle comunali, che costeggiano il fiume, sia come associazione culturale che come Coldiretti (Mattia ne è direttore regionale) organizzeremo eventi e manifestazioni per regalare alla città nuove occasioni di incontro, di divertimento, di coesione sociale”. Il vicesindaco Francesco Trina non si è tirato indietro di fronte alla possibilità di restituire a Frosinone un luogo simbolo della sua storia. “Questo sopralluogo è stato utile per capire che possiamo da subito muovere i primi passi della più lunga strada che ci porterà, nel tempo, alla riqualificazione dell’intero tratto urbano del Cosa. Come Amministrazione siamo pronti a raccogliere la sfida. Non serviranno finanze ingenti per il primo intervento di pulizia della località Acqua Tonica. Non dobbiamo realizzare opere costose, basterà reperire le poche risorse necessarie – ha detto Francesco Trina – per eseguire la prima manutenzione e restituire decoro alla località. È ora di riprenderci il nostro fiume e di curare questi spazi che, con poco impegno e tanta passione, torneranno alla loro bellezza originaria”.                                                                                                  
                                                                                                                            L.F
 







L'Assessore Regionale Fabio Refrigeri all'incontro organizato dall'Associazione L'Impegno e Laboratorio Scalo

Come Regione Lazio siamo pronti a fare la nostra parte. Nei giorni scorsi abbiamo aderito, con delibera di giunta, alla Carta nazionale sui Contratti di Fiume. Considerato che qui a Frosinone, grazie alla spinta propulsiva delle associazioni cittadine, esiste già un protocollo d’intesa, credo che il nostro primo intervento potrà riguardare proprio il fiume Cosa. Lo trasformeremo da problema a risorsa”. Così l’assessore regionale all’ambiente, Fabio Refrigeri, all’assemblea organizzata da Aldo Mattia e Anselmo Pizzutelli, presidenti de L’Impegno e di Laboratorio Scalo. Presenti, tra gli altri, anche il consigliere regionale Mauro Buschini, il presidente della Provincia Antonio Pompeo, il sindaco di Anagni Fausto Bassetta, il direttore della Coldiretti Saverio Viola e i rappresentanti delle associazioni Frosinone 2020, Via Maria-Fiume Cosa, Legambiente, Frosinone 03100, Frosinone Bella e Brutta, Salviamo il Paesaggio, Avis, Adolas, Gasp, Cai, Sei di Frosinone Se, Wwf, Sylvatica e Società Operaia Mutuo Soccorso. “La Regione Lazio è pronta ad investire 50 milioni di euro per recuperare e valorizzare i corsi fluviali, intervenendo – ha aggiunto Refrigeri – sulla depurazione delle acque, ma anche sulla riqualificazione delle aree urbane attraversate dai fiumi”. Il protocollo d’intesa è stato firmato, nei mesi scorsi, da Provincia, XII Comunità Montana, Università, Coldiretti, Sindacati, dai Comuni rivieraschi di Frosinone, Guarcino, Vico, Collepardo, Alatri, Veroli, Ceccano e dal Coordinamento delle associazioni cittadine. Ora dovrà essere nominato il Comitato Tecnico, organismo che avrà il compito di raccogliere in un documento tutti i dati e le informazioni sull’assetto idraulico e idrografico del fiume Cosa. “Il passaggio conclusivo – ha spiegato Anselmo Pizzutelli – prevede la presentazione e la sottoscrizione del Contratto di Fiume come strumento di gestione non solo dell’asta fluviale del Cosa, ma dell’intero suo bacino idrografico. Crediamo che Frosinone abbia tutte le carte in regola per essere, nel Lazio, il progetto pilota”. “La stesura del protocollo e questo primo confronto con l’assessore Refrigeri, che ha accettato di buon grado il nostro invito – ha commentato Aldo Mattia – sono la dimostrazione che i risultati concreti arrivano quando si è capaci di sviluppare una sinergia globale. Oggi rivendichiamo il merito di avere creduto nella volontà di raggruppare in un unico, forte e autorevole Coordinamento tutte le associazioni che hanno a cuore il futuro di Frosinone e il benessere dei suoi abitanti”. “La grande prova fornita dall’associazionismo ci spinge, come istituzione, a raccogliere la sfida. La Regione Lazio – ha detto il consigliere Mauro Buschini – è pronta a condividere da subito il progetto, investendo le risorse che saranno necessarie per riqualificare il fiume Cosa. E mai come questa volta Frosinone, grazie soprattutto alla spinta delle associazioni, parte favorita rispetto ad altri territori”.  Antonio Pompeo, dal canto suo, ha confermato la disponibilità della Provincia a continuare a svolgere il ruolo di istituzione capofila della progettualità promossa dalle associazioni “nonostante le incertezze finanziarie e il destino altrettanto incerto di questo ente”.
                                                                                                                                  L.F.

 





Riunione del Coordinamento delle Associazioni per il Parco Urbano del Fiume Cosa

Lunedì 19 gennaio, presso la sede del Laboratorio Scalo, si è tenuto un altro prezioso incontro del Coordinamento delle Associazioni per il Parco Urbano del Fiume Cosa. La riunione è stata utile per discutere della strategia di lavoro e delle azioni da intraprendere per perseguire l’obiettivo del Contratto di Fiume in vista dei prossimi incontri, promossi dal neo Presidente Pompeo, presso l’Amministrazione Provinciale.
I rappresentanti di AVIS Frosinone, L’Impegno, Adolas, Zerotremilacento, Frosinone 2020, Frosinone Bella e Brutta, Via Maria – Fiume Cosa, Salviamo il Paesaggio, CAI Frosinone, WWF, Legambiente, Società Operaia di Mutuo Soccorso, GASP, Montain Village, Sei di Frosinone Se e quelli di Laboratorio Scalo hanno partecipato con entusiasmo al dibattito per promuovere un concreto processo di riqualificazione di un Fiume il cui stato di abbandono è sotto gli occhi di tutti.
Alla riunione ha preso parte il Vicesindaco, nonché neo Assessore all’Ambiente, Francesco Trina che dopo aver ascoltato la ricostruzione del lavoro sinora svolto dal Coordinamento, si è mostrato molto sensibile al tema ed interessato allo strumento del Contratto di Fiume che trova la sua forza nella partecipazione e condivisione delle scelte tra tutti i soggetti territorialmente interessati. Il Vicesindaco dopo aver assicurato la massima collaborazione con le associazioni si è anche detto pronto a svolgere un ruolo trainante e di proposta all’interno dell’Assemblea dei sottoscrittori del Protocollo d’Intesa.
Tanti gli argomenti discussi e le idee sulle quali il Coordinamento sta lavorando.
Il Coordinamento, infatti, ha costituito al proprio interno un gruppo di lavoro, composto da tecnici e professionisti delle varie Associazioni, che si sta occupando di elaborare proposte e idee da sottoporre al Comitato Tecnico, che dovrà essere istituito presso la Provincia, puntando così ad alleggerire e velocizzare il complesso cammino dell’iter del CdF.
Un altro gruppo di lavoro, invece, è impegnato nella promozione e coinvolgimento di altre associazioni interessati al tema della salvaguardia e riqualificazione del Cosa attive nei Comuni interessati dal percorso del Cosa.
Nelle prossime settimane il Coordinamento si concentrerà sulla sensibilizzazione della cittadinanza con la pianificazione e la promozione di iniziative atte a far conoscere il Cosa, il coinvolgimento degli organi di informazione. Aspetti fondamentali sui quali lavorare per creare una vera e proprio massa critica, un movimento d’opinione forte che possa contribuire al compimento del progetto.