Si torna a
parlare di Fiume Cosa e di riqualificazione e valorizzazione del corso d’acqua
che, ricordiamolo, nasce a Guarcino e tocca Vico nel Lazio, Collepardo, Alatri,
Frosinone, Veroli, Ceccano, per terminare il suo cammino come affluente del Fiume
Sacco. Grande successo ha ottenuto, in tale ottica, l’incontro che si è tenuto
martedì scorso e che ha visto la partecipazione, attenta e soprattutto attiva,
di diverse Associazioni del territorio da sempre particolarmente sensibili
riguardo le sorti del Fiume Cosa. Tanti i partecipanti tra cittadini, tecnici,
professionisti e membri delle Associazioni che si sono confrontati ed hanno
interagito per predisporre una serie di iniziative che possano portare, questo
l’auspicio condiviso, alla rinaturalizzazione del Fiume che attraversa il
comune capoluogo. I rappresentanti di AVIS Frosinone, Zerotremilacento, Frosinone
2020, Frosinone Bella e Brutta, L’Impegno, Via Maria – Fiume Cosa, Insieme per
Corso Lazio, Salviamo il Paesaggio, Centro Intervento Arte Pubblica e Popolare,
CAI Frosinone, Movimento Difesa del Cittadino e quelli di Laboratorio Scalo
hanno partecipato con entusiasmo al dibattito, confrontandosi sulle modalità
d’azione e sulle tematiche da sviluppare per promuovere un concreto processo di
riqualificazione di un Fiume il cui stato è sotto gli occhi di tutti. A
moderare il dibattito il Presidente di Laboratorio Scalo, Anselmo Pizzutelli.
Tra gli altri sono intervenuti Luciano Bracaglia, Rauol Parlanti, Antonio
Limoncello, Mauro Ciotoli.
Si è discusso
delle iniziative e delle azioni proposte negli ultimi anni sia dalle
istituzioni che dalle associazioni interessate, si è valutato lo stato attuale
del Fiume e le possibili strade da percorrere per il recupero e la salvaguardia
del corso d’acqua. Di particolare interesse anche lo scambio di idee
riguardante i futuri incontri con le istituzioni, i sindaci dei comuni
interessati, il Commissario Straordinario della Provincia di Frosinone,
Giuseppe Patrizi e gli organi regionali competenti in materia. Si è parlato
inoltre del protocollo d'intesa per l'attuazione del "Contratto di Fiume"
del Cosa, siglato ad aprile 2011 dall’allora Presidente della Provincia di
Frosinone Antonello Iannarilli, dai sindaci dei 7 comuni attraversati dal Cosa,
dalla XII Comunità Montana "Monti Ernici" dall'Università degli Studi
di Cassino, dalla Rete Scolastica Territoriale "Il Fiume Cosa da problema
a risorsa" e dal Coordinamento delle Associazioni per il Parco Urbano del
Fiume Cosa.
L’intenzione
delle Associazioni riunitesi è quella di riprendere quel Protocollo,
svilupparlo dopo un’attenta concertazione con tutti gli enti coinvolti ed
arrivare finalmente all’attuazione del Contratto di Fiume. Per far si che
questo iter possa iniziare è stata sottoscritta una lettera indirizzata al
Commissario Straordinario della Provincia di Frosinone con l’invito a convocare
un incontro con i diversi amministratori e le associazioni per confrontarsi sul
tema.
La
sensibilizzazione della cittadinanza con la pianificazione e la promozione di
iniziative atte a far conoscere il Cosa, il coinvolgimento degli organi di
informazione e di altre Associazioni del territorio saranno, a detta dei
partecipanti all’incontro, aspetti fondamentali sui quali lavorare per creare
una vera e proprio massa critica, un movimento d’opinione forte che possa
contribuire al compimento del progetto.