Il 23/06/2014 presso la sede del Comitato Civico "Laboratorio
Scalo" si sono riunite le Associazioni: Frosinone 2020, L’Impegno, Legambiente,
Frosinone bella e brutta, Via Maria Fiume Cosa, WWF, Sylvatica, il CAI, inoltre
hanno fatto pervenire il proprio interessamento la Società Operaia, Adolas
Sangue e Sei di Frosinone Se, impossibilitate a partecipare. Tutte le
Associazioni sono accomunate ed animate da un unico interesse: la
valorizzazione ambientalistica del Fiume Cosa. Tanti sono stai gli interventi e
le proposte in particolare si è discusso dell’importanza del "Contratto di
Fiume", essenziale strumento per affrontare e gestire le problematiche del
corso d'acqua nella sua interezza. Inoltre lo stesso è essenziale per attingere
ai fondi europei per finanziare gli interventi necessari, fondi particolarmente
cospicui nel settennio 2014-2020. Per poter costituire il contratto di fiume
sono necessari: la costituzione di un gruppo di "portatori di
interesse" e l'esistenza di una legge regionale che riconosca anche nel
Lazio questo strumento di gestione. Strumento che costituisce una realtà che ben
funziona non solo in Europa ma anche in altre regioni di Italia. Nel 2011 era
già stato siglato un protocollo di intesa tra tutti i sindaci dei comuni
attraversati dal Cosa (Frosinone, Guarcino, Vico nel Lazio, Collepardo, Alatri,
Veroli e Ceccano), dalla Provincia di Frosinone, dalla XII Comunità Montana,
dall'Università degli studi di Cassino, dalla Rete Scolastica Territoriale e
dal Coordinamento delle Associazioni per il parco urbano del fiume Cosa.
Purtroppo il protocollo è scaduto senza produrre gli atti auspicati, per una
serie di motivi tra cui non ultimo anche la mancanza dell'apposito strumento
legislativo regionale. Già da alcuni mesi le Associazioni stanno perorando la
causa per la sottoscrizione di una nuova edizione del “Protocollo di Intesa” e
attraverso il coinvolgimento del Commissario prefettizio Giuseppe Patrizi sono
state convocate due importanti riunioni. Per quanto riguarda la Regione grazie
all'impegno del Consigliere Daniela Bianchi è stata presentata una mozione per
l’adozione dei contratti di fiume come possibile metodologia per l’attuazione
degli obiettivi comunitari di tutela delle acque. Il Coordinamento delle
Associazioni, rinnovato e determinato ha
salvaguardare il Fiume Cosa, ha delegato il dottor Raoul Parlanti e il geologo
Anselmo Pizzutelli a coordinare i lavori per la sottoscrizione del protocollo
di intesa per il contratto di fiume del fiume Cosa. Tutte le associazioni
interessate sono invitate a partecipare. Per ulteriori adesioni e comunicazioni
si prega scrivere ai seguenti indirizzi frosinone2020@tiscali.it e laboratorio.scalo@gmail.com.
grandissima iniziativa RIpresa dal com LABORATORIO SCALO.
RispondiEliminaAD MAIORA x tutto