Conoscersi
e confrontarsi. Questo lo scopo dell’incontro organizzato dal Comitato Civico
“Laboratorio Scalo” che, giovedì 24, ha visto la risposta entusiasta di molte
Associazioni, Comitati, ecc. attivi in città: Frosinone 2020 (P. Sorbi); l’Impegno
(A. Mattia); Forming (R. Spaziani); Interarte (A. Spaziani); GASP (V. Comerci);
Frosinone Bella e Brutta (L. Bracaglia); Comitato di Quartiere Via Maria - Associazione
Bonifica del Fiume Cosa (M. Ciotoli); Silvia Ramieri architetto paesaggista. E’
risaputo che il confronto fornisce sempre un valore aggiunto, ma se poi il tema
è quello del futuro del Fiume Cosa l’incontro assume ancora maggiore rilevanza.
Tanti
gli spunti di riflessione portati dai numerosi partecipanti al fine di arginare
lo stato di degrado in cui versa il Fiume Cosa. In primis la necessità di
tutelare il fiume a partire dalla sorgente, coinvolgendo quindi tutti i comuni
che vengono attraversati; a tale scopo sarebbe auspicabile che
l’Amministrazione Provinciale rilanciasse fattivamente il “contratto di fiume”
già sottoscritto in passato. Tra le altre priorità emerse la necessità di
ripristinare la portata d'acqua originaria, limitandone i prelievi, e garantire
la fascia di rispetto di 10
metri , lungo le sponde, libera da ogni opera antropica,
così come dettato dal Regio Decreto 523/1904.
Oggettiva
è la consapevolezza dell'urgenza di intervenire tempestivamente, laddove ancora
possibile, e delle difficoltà in un contesto fortemente compromesso o
addirittura vicino al collasso, sfruttando anche le possibilità offerte dai
finanziamenti nazionali ed europei.
Le
diverse Associazioni animate dalla volontà di agire in sinergia hanno
intenzione di sottoporre alle autorità competenti, in uno spirito di massima
collaborazione, le idee e le proposte, frutto del gruppo di lavoro, che sarà
appositamente costituito dai rappresentanti dei vari comitati intervenuti e di
tutti quelli che ne vorranno sostenere la causa.
La
coscienza collettiva, il senso civico, sociale e ambientale ha fatto emergere
dall’incontro, come in questo momento storico, ci sia la voglia e la
consapevolezza di voler partecipare e sostenere il confronto sulla gestione del
bene pubblico, nell’interesse della collettività.
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